Presto una ristampa dei "Quaderni"?
Un appello agli editori per "far tornare Gramsci in libreria", promosso dalla Igs e firmato da studiosi di tutto il mondo--Balibar, Buttigieg, Cammett, Coutinho, Enriques, Fernandez Buey, Hobsbawm, Liguori, Losurdo, Nogueira, Rosengarten, Sanguineti, Sasson, Rosengarten, Tosel, Wagner--apparso sull' "Unità" dell'8 marzo 2000, ha forse ottenuto almeno in parte l'effetto sperato. Ernesto Franco, direttore editoriale della Einaudi, ci ha comunicato che l'edizione critica dei "Quaderni del carcere" sarà ristampata in edizione economica dalla casa editrice torinese nel corso del 2001. L'iniziativa vuole anche essere un omaggio alla memoria di Valentino Gerratana (a cui è in gran parte dedicato questo numero del bollettino). L'appello sull' "Unità" era stato preceduto dalle interviste sulla diffusione delle opere di Gramsci a Buttigieg e Coutinho ("Unità" del 5 marzo) e seguita da uno scambio di precisazioni tra lo stesso Franc e Liguori ("Unità del 10 e dell'11 marzo).
Le dimissioni di Zangheri dalla presidenza della Commissione per l'Edizione Nazionale delle opere di Antonio Gramsci
Con una intervista all' "Unità" del 31 marzo Renato Zangheri ha reso pubbliche le sue dimissioni dalla presidenza dell'organo del ministero dei Beni Culturali preposto alla preparazione della nuova edizione nazionale critica di tutte le opere di Gramsci. Le dimissioni sono state motivate con la paralisi dei lavori derivante dai contrasti sui criteri per una nuova edizione critica dei "Quaderni", ispirata soprattutto alle ipotesi interpretative di Gianni Francioni.
Uno "speciale" di "La Rinascita della sinistra"
Il settimanale diretto da Adalberto Minucci ha dedicato a Gramsci un inserto speciale dal titolo "Gramsci. La novità dell'Italia", curato da Antonio A. Santucci (24 marzo 2000). Si rimanda alla bibliografia per l'indice degli articoli.
L' "Unità" ha cessato le pubblicazioni "l'Unita", il "giornale fondato da Antonio Gramsci", come recitava ancora la scritta posta sotto la testata, è stato dichiarato fallito e ha cessato le pubblicazioni. Molto probabilmente le riprenderà nei prossimi mesi con un nuovo proprietario privato, un gruppo di imprenditori orientati a sinistra, ma [END PAGE 48] resta e resterà netta la cesura con la storia di questo giornale: una cosa è un giornale concepito, nato e vissuto sempre come legato a un movimento politico, una cosa sarà un giornale che si proporrà come impresa editoriale "pura", anche se politicamente schierata. "l'Unità" era stato ideato e fondato da Gramsci nel 1924. Come è noto il titolo rieccheggiava quello della rivista di Salvemini. L'unità a cui pensava Gramsci era quella tra operai e contadini (e intellettuali), le forze motrici della rivoluzione italiana, ma anche tra le diverse forze della sinistra antifascista.
A lungo "organo del Partito comunista italiano", dai tempi della clandestinità e della lotta contro il fascismo a quelli del "partito nuovo" di Togliatti e del Pci eurocomunista di Berlinguer, "l'Unità" per molti anni è stato l'unico quotidiano ufficiale di un partito comunista ad avere le caratteristiche e anche la diffusione di massa di un giornale completo. Negli anni 80, sotto la direzione di Renzo Foa, "l'Unità" aveva sostanzialmente appoggiato la "svolta della Bolognina" di Occhetto, ma conservando sempre ampio spazio per il dibattito interno e per le diverse posizioni. Pure in tempi recenti non esitava a ospitare interventi anche molto critici verso i Ds e il loro gruppo dirigente.
Le pagine culturali dell'"Unità" hanno per moltissimo tempo rappresentato, insieme a quelle di "Rinascita", il luogo privilegiato per la pubblicazione di inediti gramsciani e di notizie sul comunista sardo, grazie soprattutto al contributo di Paolo Spriano. Anche di recente le pagine culturali dell'"Unità", dirette da Alberto Leiss, sono state tra le più aperte alla cultura gramsciana e di sinistra, ospitando numerose interviste, notizie e polemiche che stentavano a trovare spazio su altri quotidiani italiani, anche collocati più a sinistra. Ne fa fede la "Bibliografia gramsciana" di John Cammett e gli aggiornamenti per l'Italia proposti dalla nostra "Newsletter".
I Ds, il partito erede materiale del Pci, ha dichiarato di non avere più i mezzi per editare il quotidiano. Sono state avanzate ipotesi diverse a proposito, da quelle legate alla crisi finanziaria del partito a quelle, più critiche, sulla volontà di recidere qualsiasi legame col passato. Il risultato non cambia: "l'Unità" come giornale legato a un movimento politico di massa non sarà più.
Alla Festa Nazionale de "L'Unità" . . .
Alla Festa Nazionale de "L'Unità" di Bologna, il 25 agosto, Aldo Tortorella e Renato Zangheri hanno discusso con l'autore il libro di Giorgio Baratta Le rose e i quaderni. Saggio sul pensiero di Antonio Gramsci (Gamberetti editore). Nella stessa serata è stato proiettato il video Viaggio nel mondo di Gramsci raccontato da Dario Fo, di Giorgio Baratta. L'iniziativa, organizzata dall'Associazione per il rinnovamento della sinistra e dalla Igs Italia, è stata dedicata alla memoria di Valentino Gerratana, sulla cui figura si sono soffermati i relatori.