Abstract della tesi di laurea in Letteratura Italiana (Università di Genova) su "Antonio Gramsci al confino di Ustica".
La mancanza di uno studio approfondito su Gramsci al confino di Ustica è cosa ormai nota nel panorama degli studi gramsciani. Le recenti pubblicazioni degli epistolari gramsciani e le attive ricerche di inediti hanno prodotto numerose nuove edizioni, ma anche in questi fondamentali volumi le notizie sono per lo più frammentarie e generiche. Perfino il volumetto Gramsci a Ustica riproduce le lettere di Gramsci, Berti e Bordiga, omettendo un apparato di note, così necessario per un argomento troppo spesso considerato di secondo piano. Ciò di cui infatti si sente il bisogno è di un volume di riferimento che ordini organicamente tutte le fonti disponibili su Gramsci al confino di Ustica e sul confino stesso.
Nell'archivio dell'Istituto Gramsci sono tuttora conservate 21 lettere e 49 cartoline inedite provenienti dalle isole di confino e dal carcere palermitano e indirizzate a Gramsci recluso a San Vittore (1927-1928). Questo materiale è di fondamentale importanza perché testimonia sia la vita di Gramsci a Ustica, sia l'ambiente dei confinati. Le frammentarie notizie che sono circolate fino ad oggi non rispondevano infatti a quesiti come, per esempio, che tipo di scuola era quella fondata da Gramsci a Ustica; quali erano i rapporti fra gli insegnanti, gli studenti, la popolazione e le autorità che controllavano l'iniziativa; che rapporti c'erano fra i politici e i prigionieri comuni e, in definitiva, fra i politici e la colonia dei beduini di Cirenaica. E soprattutto: quante lettere scrisse Gramsci per mantenere una corrispondenza così ampia con i confinati?
La risposta non è facile come si potrebbe pensare; le fonti dirette, cioè le lettere dei confinati sono spesso da decifrare, da interpretare e da confrontare in quanto i numerosi corrispondenti scrivono in risposta a una sola lettera gramsciana della quale, a volte, riportano date differenti o addirittura non riportano la data.
Per avere un quadro completo delle date e dei destinatari delle lettere gramsciane edite e perdute è stato necessario un continuo raffronto testuale, al fine del quale ho potuto produrre la tabella che riporto qui di seguito, in cui sono sintetizzati i risultati di tale ricerca. Il metodo da me seguito parte dal fatto che a San Vittore Gramsci scriveva due lettere alla settimana (il sabato, dal 4 [END PAGE 37] aprile il lunedì) e dal fatto che Gramsci cercava di non mancare alcuna corsa postale (la corrispondenza era per lui "come il pane per l'affamato" ed è difficile pensare che egli non mantenesse vivo, nei limiti delle sue possibilità, questo unico contatto con il mondo esterno). Creata dunque una colonna di riferimento in cui ho riportato tutte le date possibili per una ideale corrispondenza gramsciana, ho controllato i testi disponibili annotando tutte le corrispondenze e le divergenze dalle date dell'epistolario ideale (date sicure e date presunte). Attraverso un secondo confronto testuale ho poi chiarito alcune date incerte determinando infine, attraverso il contesto, il diretto corrispondente delle lettere gramsciane.
EDITE | MANCANTI | PRESUNTE | SICURE | |||
1927 | 1927 | 1927 | 1927 | |||
12 febbraio | ||||||
19 febbraio | 19 febbraio | a Bordiga | ||||
5 marzo | 5 marzo | a Bordiga | ||||
12 marzo | 12 marzo oppure | |||||
19 marzo | 19 marzo | a Ventura | ||||
4 aprile | 4 aprile | a Bordiga | ||||
11 aprile | 11 aprile | a Ventura | ||||
2 maggio | 2 maggio | a Bordiga | ||||
9 maggio | 9 maggio | a Ventura | ||||
9 maggio | ||||||
16 maggio | ||||||
16 maggio | ||||||
6 giugno | 6 giugno oppure | |||||
13 giugno | 13 giugno | a Ventura | ||||
13 giugno | 13 giugno | a Ventura | ||||
20 giugno | ||||||
20 giugno | ||||||
27 giugno | ||||||
4 luglio | a Berti | 4 luglio | 4 luglio | a Bordiga | ||
11 luglio | ||||||
18 luglio | ||||||
25 luglio | 25 luglio | a Lauriti | ||||
1 agosto | ||||||
8 agosto | a Berti | |||||
15 agosto | 15 agosto | a Lauriti | ||||
15 agosto | ||||||
5 settembre | a Berti | |||||
19 settembre | ||||||
26 settembre | ||||||
10 ottobre | 10 ottobre | a Silvestri | ||||
17 ottobre | ||||||
24 ottobre | ||||||
31 ottobre | a Berti | |||||
5 dicembre | ||||||
26 dicembre | a Berti | |||||
EDITE | MANCANTI | PRESUNTE | SICURE | |||
1928 | 1928 | 1928 | 1928 | |||
23 gennaio | ||||||
30 gennaio | a Berti | |||||
13 febbraio | ||||||
19 marzo | ||||||
26 marzo | 26 marzo | a Tucci | ||||
2 aprile | 2 aprile | a Berti | ||||
16 aprile | ||||||
23 aprile | ||||||
23 aprile | ||||||
7 maggio | a Borioni |
Gramsci inviò dunque 22 lettere a Ustica di cui soltanto 7 sono state ritrovate e pubblicate; delle 15 lettere disperse, 11 sono esattamente databili, mentre per 4 date l'incertezza ha prevalso.
In generale il numero totale delle lettere scritte da Gramsci potrebbe essere molto più alto sia per l'evidente mole dei probabili scritti ancora dispersi, sia perché le numerose imprecisioni e le dimenticanze dei corrispondenti nel riportare la data di riferimento delle lettere gramsciane potrebbero farci omettere involontariamente una o più lettere di Gramsci.
Il materiale contenuto nelle lettere dei corrispondenti è denso di notizie, di descrizioni e di aneddoti particolarmente utili per approfondire la vita dei prigionieri politici a Ustica. Attraverso queste lettere si può anche risalire al contenuto delle lettere perdute di Gramsci determinando così un parallelo fra queste lettere e quelle edite nell'epistolario dal carcere. Per fare un esempio, dalle lettere dei confinati apprendiamo che nei mesi di marzo e aprile 1927 Gramsci scrisse lungamente a proposito del teatro pirandelliano e della scena contemporanea; proprio in quei giorni Gramsci vergava infatti la nota lettera del 19 marzo 1927 in cui scriveva di volersi occupare del teatro pirandelliano e della scena contemporanea, appunto. Ma dalle lettere di Piero Ventura ci è possibile ricostruire gli argomenti trattati da Gramsci e parte delle sue analisi sul teatro. Una ricerca ad ampi orizzonti sul confino di Ustica valorizzerebbe anche, dunque, la corrispondenza gramsciana, sia quella edita, sia quella dispersa. Nelle lettere dei corrispondenti vi sono, fra l'altro, numerose testimonianze utili per una completa biografia gramsciana al confino di Ustica e per una dettagliata ricostruzione storica dell'ambiente usticese attraverso gli occhi dei confinati politici.
Sono dunque questi i motivi per cui è auspicabile uno studio che offra un quadro generale del periodo e che possa essere un punto di riferimento per eventuali ricerche più approfondite e specializzate sui molti aspetti riguardanti Gramsci al confino di Ustica.